fbpx

Storia di Nvidia

 

Introduzione

Pochi giorni fa Nvidia è diventata la società che vale di più in tutto il mondo, avendo raggiunto una capitalizzazione di mercato superiore ai $3,3 trilioni, e avendo superando il precedente primato di Apple e di Microsoft.

Una buona parte dell’incredibile crescita della società di semiconduttori statunitense è avvenuta nell’ultimo periodo: il titolo Nvidia ha registrato in borsa una crescita del 900% da inizio 2023, e superiore al 170% da inizio anno.

Quali sono le origini della società?

Nvidia viene fondata il 5 aprile 1993 da Jensen Huang, che è rimasto fino ad oggi alla guida della società con gli incarichi di presidente, amministratore delegato e membro del consiglio direttivo,  insieme a Chris Malachowsky e Curtis Priem, tutti e tre ingegneri con maturata esperienza nel settore dei semiconduttori e dei microprocessori. I tre raccontano di aver preso la decisione di fondare la società durante un incontro da Denny’s, un classico diner americano a bordo strada, nella città di San Josè in California.

I cofondatori capiscono negli anni ‘90 che i computer avrebbero continuamente avuto bisogno di schede grafiche e microprocessori più potenti, soprattutto nel settore dei videogiochi che stava avendo un boom importante.

I tre soci versano inizialmente solo 40.000 dollari come capitale sociale, ma molto presto l’azienda riceve un finanziamento dal celebre venture capital americano Sequoia Capital di ben 20 milioni di dollari. Huang e gli altri non danno subito un nome alla società, ma dato che nominano tutti i file relativi al progetto NV, che sta per “next version”, quando diventa necessario stabilire un nome, decidono di pensare a delle parole che iniziano con queste lettere. Malachowsky e Priem propongono di nominare l’azienda NVision, ma era stato già preso come nome da un produttore di carta igienica; Huang suggerisce allora il nome Nvidia, dal latino “invidia”.

Nvidia si trova vicino al fallimento quando non riesce ad adempiere al contratto che aveva firmato con Sega per costruire la scheda grafica per la nuova console Dreamcast.

Il presidente di Sega del tempo, Shoichiro Irimajiri, decide di dare fiducia a Huang ed anzi investe $5 milioni nella società. Nel 1996 l’azienda è davvero ad un passo dal fallimento ed in situazione disperata, tanto che Huang deve licenziare 60 dei suoi 100 dipendenti.


I primi successi

Nonostante ciò, la società si riprende e inizia a consolidare la sua reputazione tra le case produttrici di videogiochi. Alla fine del 1999, Nvidia lancia sul mercato una scheda grafica che sovraperforma con ampio margine i prodotti concorrenti e negli anni seguenti ottiene importanti contratti con case videoludiche quali Microsoft per la console Xbox e Sony per la PlayStation 3.


Quando avviene la quotazione sul mercato e il successivo ingresso nel S&P 500?

Ad inizio del 1999 Nvidia si quota e già dopo 2 anni entra a far parte dell’indice S&P 500.

Dalla sua quotazione all’ingresso nell’S&P 500 il valore di Nvidia è aumentato di oltre il 1600%, giungendo ad una capitalizzazione di mercato di $8 miliardi nel 2001. Nel periodo 2002-2006 effettua una serie di importanti acquisizioni che le permettono di strutturarsi ancora di più con le sinergie date da know-how e nuove tecnologie. Nel 2007 Forbes nomina Nvidia “Company of the Year”.


Dalla crisi al 2020: periodo di stasi.

Nel 2008 il titolo perde pesantemente in borsa assieme al mercato e negli anni seguenti vi è una causa legale con Intel che si protrae fino al 2011.

Nel 2012 Nvidia inizia a produrre GPU (un circuito elettronico in grado di eseguire calcoli matematici ad alta velocità) per i data center, e a partire dal 2015 i chip dell’azienda si trovano ad essere estremamente adatti per nuove tecnologie, quali veicoli autonomi, mining di crypto e data center che continuano a crescere.

Dal 2020 ad oggi: il Covid e la svolta Artificial Intelligence e i data center

La pandemia di Covid-19 dà una spinta a Nvidia per l’aumento del lavoro a distanza che richiede computer più potenti e veloci.

Inoltre, la pandemia causa una crisi sul mercato dei chip che è in corso ancora oggi, con forti carenze sul lato dell’offerta, che dà una forte spinta al rialzo ai prezzi. Una ulteriore e ancora più potente spinta al rialzo si ha tra il 2022 e oggi, stimolata dal lancio di ChatGPT da parte di OpenAI e dall’attenzione del mercato per il potenziale dell’intelligenza artificiale, che richiede enormi quantità di big data che devono essere conservati nei data center e necessitano di elevata potenza di calcolo, finalità per la quale i chip dell’azienda sono nettamente più efficienti e più adatti rispetto alla concorrenza.

Nel 2023 il fatturato dell’azienda proveniente dal settore dei data center ha difatti una prima crescita importante, e nel 2024, un secondo boost ancora più grande.

Tutte le più importanti società tecnologiche, comprese Meta, Amazon, Google e Microsoft, hanno effettuato grossi ordini proprio con Nvidia per assicurarsi i chip fondamentali per dare potenza di calcolo alla rivoluzione AI. 

Davide Caraceni

Vito Ferito

Come valuti questo contenuto?

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Pocket

Indice Contenuti

Articoli correlati

Chi ha letto questo articolo ha letto anche

Home Bias

Nell’ambito della costruzione del portafoglio, uno degli errori più comuni e insidiosi che commettono gli investitori è quello dell’home bias.

Longevità: perché è cruciale pianificare il Tuo Futuro, oggi.

Viviamo in un’epoca in cui la scienza e la medicina stanno prolungando la nostra vita come mai prima d’ora. Ma mentre la longevità è un dono, porta con sé anche sfide che richiedono una pianificazione finanziaria oculata e lungimirante. Spesso, ci si concentra sul presente, ma è fondamentale guardare oltre, per assicurarsi un futuro sereno e sicuro anche nella terza e quarta età.

Ricchezza e passaggio generazionale

Il 2023 ha segnato un anno di crescita straordinaria per la ricchezza globale, con un aumento del 4,7% che ha portato il patrimonio degli individui facoltosi a un record di 86.800 miliardi di dollari. Il numero degli High Net Worth Individuals (HNWI) è salito del 5,1%, raggiungendo 22,8 milioni di persone.

Entriamo in contatto

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra Privacy Policy. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.