Avrai capito, ormai, che sono una persona cui piace leggere e informarsi.
Navigando senza rotta nel mare magnum delle “news” a disposizione sul web, mi sono imbattuto in un articolo che, seppur abbia poco a che fare con il mio settore professionale, mi ha fatto accendere una lampadina nella testa.
Mi riferisco allo chef Andy Beynon che è riuscito a conquistare una stella Michelin dopo solo 20 giorni di apertura del suo ristorante Behind, nell’area del London Fields.
Nessun locale aveva impiegato così poco tempo per accedere all’Olimpo della gastronomia ed è per questo motivo che non sono mancate le polemiche da parte di chi, nonostante anni di sforzi, non è riuscito ad ottenere questo prestigioso riconoscimento.
La risposta del portavoce della nota giuda francese non si è fatta attendere, ed è proprio questa che ha destato la mia attenzione.
“Eravamo consapevoli del background di Andy Beynon, quindi eravamo molto ansiosi di provare il cibo a Behind e non siamo rimasti delusi: è stagionale, delicato ed equilibrato. Indipendentemente dal Covid-19, visitiamo un ristorante tutte le volte che è necessario per essere certi che gli standard elevati siano prodotti in modo coerente prima di assegnare una stella Michelin. È un riconoscimento per Andy e il suo team che hanno raggiunto questo obiettivo a Behind in circostanze così difficili”, dice il portavoce di Michelin.
Alcuni critici, infatti, una volta venuti a conoscenza dell’apertura del ristorante, si sono prontamente recati per testarne la qualità, trovando conferma dell’ottimo livello del posto.
Beynon, del resto, non si è scomposto nel ricevere queste critiche perché certo di meritare questo riconoscimento: “So che ne siamo meritevoli, la squadra è fantastica. Sinceramente non riesco a crederci, ma sento che uno dei motivi di aver ottenuto questo riconoscimento è tutto il duro lavoro che ho fatto prima, lavorando con tutti i migliori chef del Regno Unito. Settimane di sei giorni, giorni di 18 ore, senza vedere i propri cari. C’è molto sacrificio”.
L’essere stato in grado di mettere insieme un team di eccellente valore e la sua gavetta, che gli ha permesso di apprendere l’etica del lavoro, sono stati i fattori che hanno fatto la differenza.
Questi, la passione ed il sacrificio riversati nel suo lavoro sono stati gli ingredienti principali della ricetta che lo ha portato a questo straordinario risultato, non ci sono dubbi.
Potrà sembrarti forzato ma in queste parole ho rivisto quelli che, anche per me, sono i punti di forza distintivi di un buon consulente finanziario.
- Background
- Team di valore
- Reputazione
- Passione
Sono gli ingredienti anche della mia ricetta vincente per fare bene il mio lavoro e, soprattutto, conquistare la stima e la fiducia dei miei clienti.
Avere successo non è affatto semplice. Per raggiungere i più alti obiettivi di carriera bisogna saper unire competenze, esperienza, doti personali, passione per il proprio lavoro e perché no, anche un pizzico di fortuna.
Ma se la fortuna, proprio in quanto tale, non dipende da noi, le doti personali si possono raffinare avendo chiaro dove si vuole arrivare, le competenze si acquisiscono e le esperienze si fanno.
Nella consulenza finanziaria, come in ogni altra attività, esistono professionisti di successo e professionisti che gestiscono un’attività di consulenza nella media.
Se sei alla ricerca di un consulente finanziario ti suggerisco di cercarne uno il cui restare nella zona d’ombra non è nel suo DNA, ma anzi ha come obiettivo quello di costruire una carriera folgorante come quella di Andy. Ecco gli aspetti cui devi fare attenzione:
1. BACKGROUND
Il suo background altro non è che il suo biglietto da visita.
Comunicare in modo chiaro e sincero chi è e cosa ha fatto può fare la differenza.
Investire in se stesso, nella comunicazione della sua immagine per rendere accessibili queste informazioni, aiuta a trasmetterti maggiore senso di affidabilità e sicurezza.
Un consulente finanziario che ha compiuto studi approfonditi in materia di mercati finanziari, che opera da tempo nel settore e che mette a disposizione dei potenziali clienti il suo background, non solo riuscirà a distinguersi dalla massa, ma avrà molte chance di essere la persona che fa per te.
2. TEAM DI VALORE
Qualsiasi consulente vincente ha bisogno di una squadra forte e per formare un team di successo ci vuole tanta buona volontà e umiltà.
Non è facile circondarsi di persone altamente qualificate e che vogliono -davvero- fare la differenza. La sfida più difficile è quella di riuscire a rendere sinergiche persone con caratteristiche diverse ed infondere loro uno o più obiettivi comuni. L’obiettivo da raggiungere è, quindi, uguale per tutti ma le modalità con cui i diversi membri del team ci arriveranno saranno complementari.
Tutti i membri del suo team devono essere ben formati e preparati oltre ad essere sinergici e collaborativi.
Tutti i membri del team devono possedere quelle che vengono chiamate “soft skills” (ovvero le “competenze naturali quali: empatia, flessibilità, collaborazione, capacità comunicative ecc), per arrivare in modo efficace ai clienti, oltre che ai colleghi della società mandante (backoffice, team di gestione, direzione) o ancora ai professionisti con cui collaborano.
Sai bene infatti, che per sviluppare una pianificazione patrimoniale completa il tuo consulente dovrà analizzare molti elementi e risolvere altrettante problematiche, è per questo che lui e il suo team devono circondarsi di professionisti (avvocato, commercialista, notaio ecc.) di valore per poter collaborare efficacemente nell’esclusivo interesse del cliente.
3. REPUTAZIONE
Tutti ne abbiamo una ed è fondamentale, oltre che deontologicamente corretto, non tradire mai la fiducia dei propri clienti.
Un buon consulente patrimoniale è quello che antepone gli interessi del suo cliente ai propri. La crescita del suo business è legata a doppio filo alla soddisfazione dei suoi clienti perché il passaparola è il mezzo pubblicitario più potente che esiste.
4. PASSIONE
I consulenti patrimoniali di successo sono quelli che hanno una grande passione per il proprio lavoro. Ti sembrerà banale, ma questo è molto importante perché standard, leggi, metodologie, prodotti e servizi nel mondo della finanza e degli investimenti sono in costante evoluzione.
Solo questo può già fare la differenza tra il successo e la mediocrità e l’esperienza di Andy Beynon ne è la prova tangibile.