La passione per lo sport è una costante della mia vita ed è un qualcosa alla quale difficilmente rinuncerei. Che lo sport aiuti il corpo e la mente non è un segreto ma, sembra che esso abbia effetti positivi anche sulle capacità manageriali.
Ho da sempre praticato diverse attività sportive (calcetto, basket e padel) ma, più recentemente, ho scoperto una passione nuova: il running.
La corsa è forse l’attività fisica in cui è più semplice monitorare risultati e, inoltre, è una delle più fattibili da praticare per la sua flessibilità, elemento da non sottovalutare visti gli attuali cambiamenti repentini della nostra quotidianità.
Nel mio lavoro di consulenza patrimoniale e finanziaria sono una persona meticolosa, attenta e soprattutto ambiziosa. Ed anche nel praticare lo sport, accontentarmi non fa al caso mio.
Così, dopo aver preso confidenza con la corsetta domenicale e fatto qualche sgambata per provare i miei nuovi indumenti da runner, ho alzato subito l’asticella.
Il mio obiettivo è quello di partecipare ad una mezza maratona, corsa cittadina di poco più di 20km.
Per cimentarmi in questa nuova sfida, ho deciso di rivolgermi ad un professionista: un preparatore atletico con il quale stilare un piano d’allenamento; il numero di sessioni da effettuare; e definire anche il giusto modello nutrizionale. Insomma insieme abbiamo pianificato le azioni da implementare per raggiungere in 5 mesi, ed in modo efficace, il mio obiettivo.
Affidarsi ad un professionista di un determinato settore è sempre la miglior scelta verso la quale propendere.
Anche io sono uno specialista, della consulenza naturalmente.
Mi occupo, più generalmente, di economia e management, di finanza, di business.
Quello di cui sono esperto, però, è la finanza personale, ovvero la pianificazione del risparmio, la consulenza patrimoniale a privati ed aziende.
Così, come io affido il mio corpo e i miei risultati sportivi ad un preparatore atletico professionista, anche i clienti che si rivolgono a me trovano un professionista della consulenza finanziaria e patrimoniale.
Peppe, il nome del mio preparatore, è un podista da oltre 20 anni e svolge con passione il suo lavoro.
Il vero motivo, però, per il quale ho scelto Peppe è stata la sua capacità di far ottenere i traguardi a chi ha seguito il suo training. Mi sono messo in contatto con i suoi precedenti allievi e sono rimasto felicemente sorpreso di come fossero soddisfatti del loro percorso agonistico.
Peppe ha seguito una procedura ben precisa prima di iniziare gli allenamenti: in primis, si è accertato che fossi in possesso del certificato sportivo agonistico.
In seguito, mi ha inviato un questionario utile a stilare la tabella di allenamento; il questionario lo ha utilizzato per capire il profilo della persona che avesse di fronte.
Questo approccio è pressoché identico a quanto avviene con il mio metodo per la pianificazione finanziaria.
Molti clienti, infatti, prima di contattarmi cercano il mio sito web e i miei canali social, toccando virtualmente la mia persona e di cosa mi occupo. Solo al termine di questa fase, mi chiedono un incontro.
In una fase preliminare ascolto i bisogni e analizzo il loro profilo economico finanziario, con l’unico scopo di definire una strategia che possa aiutarli a raggiungere i propri obiettivi di investimento.
Tornando alla mia preparazione con Peppe, una volta inviati i dati degli allenamenti iniziali – tempi, chilometri percorsi – ci siamo reciprocamente confrontati in modo da, eventualmente, cambiare tipologia di allenamento, qualora ci fosse qualcosa di inappropriato.
A questo proposito, è infatti molto importante instaurare un rapporto di fiducia reciproca, poiché il suo ruolo è anche quello di sostegno.
Spesso chi comincia a correre, smette per mancanza di costanza, per pigrizia o altri motivi. Un preparatore atletico è anche una figura che stimola mentalmente, ad esempio, ad andare a correre anche se piove; insomma, un vero e proprio mentore.
In un parallelo con le attività svolte insieme a Peppe, per la mia preparazione ad affrontare i 20km, anche io cerco di confrontarmi spesso con i clienti e instaurare un rapporto di trasparenza e fiducia.
So bene, infatti, che affidare il proprio patrimonio o quello familiare è un passo importante.
A tal proposito, stilo per loro (dopo il primo incontro conoscitivo) un piano finanziario, su cui i miei clienti riflettono e sul quale pormi tutti gli eventuali quesiti, così da non avere dubbi irrisolti.
All’inizio, vedere il traguardo finale è cosa assai pretenziosa. Ma proprio per questo, è compito della figura di un professionista esperto, accompagnare i clienti nel percorso dall’inizio alla fine.
Con Peppe, abbiamo stilato un piano d’allenamento di 5 mesi per prepararmi a disputare la mezza maratona, con tappe ben definite, scadenze, traguardi e obiettivi da raggiungere e monitorare costantemente.
In questo periodo non è stato sempre facile: ci sono stati momenti difficili, piccole cadute fisiologiche e imprevisti del caso. Trovare la forza mentale di guardare alla linea del traguardo non è sempre facile.
E se nella corsa imprevisti e infortuni sono possibili ma non certi, nella finanza gli ostacoli e le difficoltà sono all’ordine del giorno. Variazioni macroeconomiche inattese, improvvisi cali degli indici di borsa, oscillazioni di cambi e commodities si verificano con frequenza.
Repentini cambi politici, pandemie o catastrofi ambientali seppur apparentemente distanti da numeri e strumenti finanziari, possono influire sulla valutazione delle attività detenute nei portafogli.
Per queste motivazioni, il mio mestiere di pianificatore finanziario e patrimoniale richiede una costante preparazione e anche una certa dose di forza mentale. Sono, infatti, sempre al fianco dei miei clienti nei successi ma, soprattutto, nei momenti più critici.
Il mio impegno è nella creazione di valore per tutti coloro i quali decidono di affidarmi il loro patrimonio, lavorando attraverso quello strumento che ho imparato a padroneggiare: la cultura finanziaria con la quale realizzo le pianificazioni patrimoniale per i miei clienti.
La mia passione è costruire il futuro, insieme a loro.
Continuerò con Peppe a prepararmi, così come sono costantemente al fianco dei miei clienti per raggiungere i loro obiettivi.
Sì perché, correre, come essere un consulente finanziario, significa in realtà vedere l’orizzonte di un inizio per realizzare i propri sogni.