I mercati azionari globali hanno conseguito nel corso del 2022 performance decisamente superiori rispetto a quelle che erano le attese degli analisti ad inizio anno, guidati soprattutto dalla borsa americana.
Nonostante le previsioni pessimistiche di inizio anno e gli eventi negativi che si sono susseguiti come la crisi delle banche regionali USA, la guerra tra Russia e Ucraina, il rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed, l’indice S&P 500 ha registrato un rialzo del 24%, mentre l’indice tecnologico Nasdaq ha conseguito una performance del 43%.
Trascinati dagli USA, anche le borse Europee hanno conseguito ottimi risultati con Milano a guidare con una performance del 28%, seguita da Francoforte con 20% e Parigi con il 16%.
Ma quali sono stati i fattori che hanno contribuito a sostenere la crescita delle azioni?
- La spesa dei consumatori è rimasta robusta grazie agli stimoli fiscali e alla ripresa dell’occupazione.
- I profitti delle aziende hanno sorpreso positivamente grazie alla maggiore efficienza e alla digitalizzazione dei processi.
- L’intelligenza artificiale e le grandi tecnologie hanno attratto molti investitori alla ricerca di innovazione e ritmi di crescita elevati.
- La svolta a fine anno della banca centrale americana verso potenziali tagli dei tassi nel nuovo anno, che ha rassicurato i mercati sulla disponibilità della Fed a dare supporto alla ripresa economica grazie ad una inflazione che sembra sotto controllo.
Quali sono i rischi e le sfide che il mercato azionario potrebbe affrontare nel 2024?
- La possibilità di una recessione, causata da un rallentamento della domanda globale o da una contrazione del credito.
- L’inflazione, che potrebbe erodere il potere d’acquisto dei consumatori e vedere una banca centrale meno accomodante.
- La valutazione delle azioni che potrebbe risultare eccessiva qualora le aziende non dovessero confermare i ritmi di crescita attesi.
- Le elezione presidenziali americane che potrebbero creare incertezza politica e instabilità sociale (abbiamo ancora in mente gli episodi di sommosse popolari dopo la sconfitta di Trump quattro anni fa).
Se c’è un insegnamento che possiamo trarre dagli ultimi due anni (negativo il 2022, molto positivo il 2023) è che il mercato azionario statunitense ha dimostrato una grande resilienza. Come sempre va affrontato con un orizzonte temporale di almeno 4/5 anni e solo per la parte di portafoglio su cui si è disposti a sopportare anche cospicue oscillazioni negative del capitale, con l’obiettivo di poter conseguire performance a due cifre nel medio/lungo periodo.