Il Metaverso è un’idea nata già negli anni 80 dal celebre genere narrativo cyberpunk, ma il termine vero e proprio venne coniato per la prima volta da Neal Stephenson nel romanzo Snow crash del 1992 per indicare uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati, idea però non realizzabile con la tecnologia di quegli anni. Metaverso è l’unione di “meta”, in greco antico indica la trasformazione, e “verso”, abbreviazione per Universo. È quindi una realtà virtuale accessibile a tutti tramite una connessione internet ed un pc dove è possibile interagire attraverso un avatar e tramite dispositivi tecnologici e indossabili, come visori di realtà virtuale e smart glasses; permettendo di condurre una vita parallela a quella del mondo reale. Esistono varie piattaforme informatiche per accedervi e ognuna gestisce il proprio Metaverso. Le principali e le più sviluppate sono: Decentraland, The Sandbox e Roblox
Il Metaverso è spesso associato a termini come blockchain e criptovalute, perchè questo tipo di tecnologie ha permesso il suo sviluppo. Di fatto, esistevano già da tempo piattaforme simili al Metaverso odierno ma nate con scopo ludico: i famosi giochi Minecraft e The Sims. Ciò che sta rendendo tanto rivoluzionaria questa realtà è il fatto di essere riusciti ad associare, a queste piattaforme nate come dei giochi, delle applicazioni pratiche. Questo è lo scopo con cui è nato il Metaverso.
La crisi da coronavirus ci ha insegnato a svolgere molte delle nostre mansioni quotidiane attraverso il computer. In questo scenario si sta inserendo l’interessante mondo del Metaverso, nato per condurre una vita parallela a quella reale, su internet. Le criptovalute, essendo le uniche valute accettate, svolgono un ruolo chiave in questo mondo virtuale. Infatti, come nella vita reale, per condurre una vita sul Metaverso c’è bisogno di un portafoglio, in questo caso un portafoglio di criptovalute che vengono usate per comprare terreni, case, vestiti per il proprio avatar, oppure oggetti e opere d’arte sotto forma di NFT (non-fungible token). Qualsiasi transazione effettuata nel Metaverso è registrata sulla blockchain, ecco perché non si può parlare di Metaverso senza parlare di blockchain e di criptovalute.
Per fare un esempio delle possibili applicazioni di questa tecnologia, immaginiamo di dover acquistare una casa per le vacanze. Sicuramente dovremmo recarci nel luogo di ubicazione più volte prima di firmare il contratto. Il Metaverso potrebbe essere d’aiuto permettendoci di incontrare virtualmente l’agente immobiliare che ci mostrerà un render della casa e ci illustrerà le sue caratteristiche.
Ma, oltre che per le applicazioni pratiche, si è parlato del Metaverso soprattutto come forma di investimento.
Infatti, è possibile investire in questa tecnologia tramite azioni di società che sviluppano il Metaverso o mediante fondi che sviluppano la blockchain: Facebook, oggi Meta, è la più nota azienda, ma ne esistono tante altre che operano in questi mercati.
Non dimentichiamo che tutto ciò che viene acquistato nel Metaverso è regolato dalla legge di domanda e offerta: ad oggi la domanda è sempre più in crescita. È quindi possibile acquistare un lotto di terra in una posizione strategica e rivenderlo successivamente ad un prezzo superiore.