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C’era una volta il caro e vecchio BTP…

Aprendo il giornale si trovava un lungo elenco di scadenze con tanto di tasso di interesse. La semplicità era una delle caratteristiche principali con un unico elemento imprescindibile: il tasso fisso facciale per tutta la durata dell’emissione. Negli ultimi anni il Ministero del Tesoro, sempre alla ricerca di nuovi investitori per finanziare il debito pubblico, si sta sbizzarrendo con caratteristiche sempre diverse.

E’ stata la volta del BTP legato all’inflazione europea, poi il BTP Italia legato all’inflazione italiana, poi il BTP Futura e ora tocca al BTP Valore.

1.Ma quali sono le caratteristiche del BTP Valore?

Il nuovo BTP Valore prevede una durata di 4 anni e la differenza rispetto al BTP tradizionale, che prevede un tasso fisso costante, sta nel tasso crescente: il secondo biennio infatti avrà un tasso più alto rispetto al primo.

2.Quale livello di rendimento potrebbe offrire calcolato su tutta la durata dei 4 anni compreso il premio fedeltà?

Per rendere appetibile il nuovo BTP il Tesoro molto probabilmente offrirà un rendimento superiore a quello offerto sul mercato da un Btp pari scadenza. In questo momento il BTP 01/06/2027 offre un rendimento effettivo lordo del 3,50%, per cui le aspettative sono per un rendimento leggermente superiore.

3.E’ una buona opportunità d’investimento?

L’inserimento di un titolo in portafoglio non deve essere mai fine a se stessa, ma sempre quale parte integrante di un portafoglio diversificato e costruito per raggiungere degli obiettivi d’investimento. Qualora l’investitore abbia un profilo di rischio prudente, desidera avere un flusso cedolare per integrare il suo reddito/pensione e pensa di non avere necessità di liquidare l’investimento prima della scadenza, può essere interessante inserirne una piccola parte in portafoglio.

4.Come mai il Btp Futura che ha un meccanismo analogo di cedola crescente adesso è in perdita sulla parte di prezzo? 

Il prezzo del BTP, così come di tutte le obbligazioni a tasso fisso, si muove nel corso della propria vita sotto l’influenza di due fattori: a) il merito di credito (affidabilità) dell’emittente, b) l’andamento dei tassi di mercato. La necessità di contrastare la crescita dell’inflazione ha portato ad un generalizzato aumento dei tassi di mercato. Le nuove emissioni di titoli a tasso fisso, come questa del BTP Valore, presentano rendimenti sensibilmente superiori rispetto a quelle degli ultimi anni, ne consegue che chi è costretto a vendere il “vecchio” BTP Futura, trova offerte in acquisto a prezzi decisamente inferiori rispetto al prezzo di collocamento. Il prezzo “a sconto” fa si che il rendimento complessivo a scadenza, dato dal flusso cedolare e dalla differenza tra il prezzo di acquisto sotto la pari e il prezzo di rimborso pari a cento, si adegui ai titoli di nuova emissione.  

5.In quale caso il Btp Valore potrebbe subire delle perdite sulla parte di prezzo?

Se l’investitore porta il titolo a scadenza, non subirà perdite dovute al prezzo del titolo, perché il BTP Valore verrà rimborsato a 100 + il premio fedeltà. Qualora invece dovesse avere necessità di vendere prima della scadenza, potrà essere costretto a farlo ad un prezzo superiore o inferiore rispetto al prezzo di acquisto. Il prezzo potrebbe scendere principalmente qualora il merito di credito dell’Italia dovesse peggiorare, perché in quel caso gli investitori richiederebbero una maggiore remunerazione per compensare il maggior rischio dell’emittente oppure, come spiegavo nella domanda precedente, qualora ci fossero ulteriori aumenti dei tassi del mercato. 

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